
L’artrosi è una malattiua comune. Ma non sarebbe meglio evitarla?
In questo articolo ti spiegherò come riconoscerla, ma soprattutto come prevenire l’artrosi. Questo articolo è il secondo di una serie di tre articoli sull’ artrosi. Come??? non hai letto il primo?! rimedia subito!
Diagnosi e sintomi dell’ artrosi
La diagnosi di artrosi si basa su segni e sintomi caratteristici, il più importante è il dolore, che è provocato dal movimento ed alleviato dal riposo.
Tra i sintomi principali ricordiamo:
- dolore provocato dal movimento ed alleviato dal riposo
- rigidità muscolare e articolare, soprattutto al mattino, che si riduce con l’attività
- limitazione dei movimenti dell’articolazione
- rumori all’interno dell’articolazione detti scrosci articolari
- gonfiore dell’articolazione
- intorpidimento e perdita della forza muscolare, soprattutto al mattino o dopo un periodo di inattività
Nelle prime fasi, si alternano momenti in cui il dolore è intenso ed altri in cui è praticamente assente. Ma anche nei momenti migliori, i danni provocati dall’ artrosi non scompaiono e a quel punto non puoi più prevenire l’artrosi che già hai. La malattia ha un decorso progressivo e cronico e quindi con il passare del tempo il dolore, nelle fasi più avanzate, può essere presente anche a riposo ed ostacolare il sonno.
Esami strumentali per la diagnosi di artrosi
La radiografia supporta la diagnosi clinica, con la rilevazione di segni tipici come ad esempio la riduzione dello spazio articolare, causata dalla cartilagine che viene consumata nelle prime fasi, mentre in fasi avanzate si possono notare anche lungo i margini dell’articolazione delle “sporgenze ossee” chiamate osteofiti. Va però ricordato che la radiografia non è necessaria se la diagnosi appare chiara già con i soli segni clinici.
Fattori di rischio
In condizioni normali lo stato di equilibrio articolare è mantenuto da un carico non eccessivo esercitato su una cartilagine sana. Nell’ artrosi i fattori che alterano questo equilibrio possono agire su:
- carico articolare:
- caratteristiche della cartilagine
Di seguito ti divido i fattori principali in modificabili, cioè che puoi modificare con il tuo comportamento e quelli non modificabili, su cui non puoi agire. Partiamo proprio da questi ultimi.
Fattori non modificabili
- l’età avanzata: La cartilagine con l’invecchiamento perde di elasticità e ha una ridotta resistenza alle sollecitazioni meccaniche, tutti fattori che possono favorire danni al tessuto cartilagineo ed innescare il processo patologico dell’artrosi.
- il genere: L’artrosi colpisce entrambi i sessi, ma è più comune negli uomini sotto i 45 anni e nelle donne dopo i 55, probabilmente per il calo degli estrogeni. Le donne, in generale, ne soffrono di più, forse a causa di minore volume cartilagineo, densità ossea e forza muscolare. Alcune forme, come quella al ginocchio e alle mani, sono più frequenti nelle donne.
- la genetica: L’artrosi non è ereditaria, ma può esserci una predisposizione genetica. Alcune malattie metaboliche o malformazioni congenite possono favorire l’artrosi secondaria, mentre in certi tipi di artrosi alle mani è stato osservato un aumento dei casi tra familiari.
Fattori modificabili
- i fattori biomeccanici: il carico eccessivo o improprio sulle articolazioni può essere un fattore di rischio. La tipologia del lavoro può influenzare i carichi a cui siamo sottoposti, soprattutto se ci sono gesti ripetitivi e/o pesanti, ad esempio i camionisti sono più soggetti all’artrosi della colonna vertebrale per via delle vibrazioni trasmesse dalla guida per molte ore al giorno, mentre gli idraulici o i piastrellisti sono più soggetti all’artrosi di ginocchio.
- il sovrappeso e l’obesità: Il carico eccessivo e costante sulle articolazioni degli arti inferiori favorisce lo sviluppo di artrosi a questo distretto corporeo. Ma non solo, la letteratura scientifica afferma che l’obesità è collegata all’infiammazione, che come vedremo è un’altro fattore di rischio.
- l’essere sedentari: la mancanza di attività fisica danneggia il corretto funzionamento dell’articolazione, ricordi? la cartilagine ha bisogno che l’articolazione si muova per essere “nutrita” perché non ha vasi sanguigni o linfatici. Inoltre la mancanza di movimento diminuisce la forza muscolare che è essenziale per avere un’articolazione stabile e mobile.
- l’infiammazione: Come abbiamo visto, i processi infiammatori agiscono attivamente sulla degenerazione della cartilagine. Alcuni fattori, tra cui l’eccesso di massa adiposa, sono collegati alla produzione di sostanze dall’azione pro-infiammatoria che accelerano lo sviluppo dell’artrosi e amplificano anche il dolore.
Come prevenire l'artrosi
Sai già dove voglio andare a parare, vero? Beh se non l’hai capito ti faccio una domanda: Qual’è il comportamento che in un colpo solo protegge da tutti i fattori di rischio modificabili che ho elencato?
Esatto! Sto pensando proprio all’esercizio fisico!
- rinforza le strutture muscolo scheletriche
- riduce la possibilità di essere in sovrappeso
- combatte la sedentarietà
- riduce lo stato infiammatorio generale
l’esercizio fisico è la migliore medicina per prevenire l’artrosi. Per essere più specifici le categorie di esercizio che sembrano essere più efficaci sono gli esercizi aerobici e quelli specifici per aumentare la forza muscolare.
Aggiungere al proprio stile di vita una routine di esercizi o comunque un’attività che ti tenga in movimento è un ottimo modo per diminuire il rischio di molte malattie oltre all’artrosi, come diabete e infarto.
Ok ok, ma come puoi fare ad evitare i famigerati sovraccarichi funzionali?
Cerca di evitare traumi ripetuti e posizioni scorrette che caricano eccessivamente alcune articolazioni. In altre parole, presta attenzione ai movimenti che fai durante la tua giornata e ricorda che la gradualità e la costanza dell’esercizio sono le cose più importanti.
Per ora direi che abbiamo messo molta carne sul fuoco, ti aspetto nel prossimo ed ultimo articolo, in cui parlerò del trattamento da seguire (e cosa non fare) in caso di artrosi.
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Fonti
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- Reyes C, Leyland KM, Peat G, Cooper C, Arden NK, Prieto-Alhambra D. Association Between Overweight and Obesity and Risk of Clinically Diagnosed Knee, Hip, and Hand Osteoarthritis: A Population-Based Cohort Study. Arthritis Rheumatol. 2016 Aug;68(8):1869-75.
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- Palazzo C, Nguyen C, Lefevre-Colau MM, Rannou F, Poiraudeau S. Risk factors and burden of osteoarthritis. Ann Phys Rehabil Med. 2016 Jun;59(3):134-138.
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