Che cos’è la salute?

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Dai, diciamoci la verità: tutti coltiviamo l’ideale di mantenere la salute il più a lungo possibile, ma cosa significa realmente essere sani? È solo una questione di assenza di malattie, o c’è qualcosa in più?

Questa domanda mi ha tormentato a lungo, soprattutto quando riflettevo su come sia possibile aspirare a raggiungere e mantenere la propria salute, e nel mio caso, addirittura assumere il ruolo di promotori del benessere altrui.

Qual’è la definizione ufficiale di salute?

La tradizionale definizione di salute

Gran bella domanda, a cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha cercato di dare risposta. La definizione più vecchia (che è quella che mi fu detta all’università) risale al 1948 ed è la seguente: “uno stato di completo benessere fisico, mentale, psicologico, emotivo e sociale”.  

Il grande punto di forza di questa definizione è il fatto di ampliare il concetto di salute non solo all’avere o meno delle malattie, ma a considerare anche altri aspetti della vita umana, come ad esempio la propria rete sociale.

Critiche alla definizione tradizionale

Ti ho mostrato una bella definizione enciclopedica, magari un pò scontata, ma condivisibile da tutti, giusto? Non proprio, ora ti spiegherò il perché:

  • Definizione buona in teoria ma non nella pratica: Innanzitutto parliamo francamente, quante volte nella tua vita hai avuto il COMPLETO benessere a livello fisico, mentale, psicologico, emotivo e sociale NELLO STESSO MOMENTO??? Trovo che sia una condizione difficile da raggiungere e mantenere a lungo. 
  • Visione discriminatoria: Il mondo è molto complesso, e questa definizione potrebbe risultare discriminatoria, perchè ignora le sfide di chi convive con malattie croniche: queste persone possono raggiungere il completo benessere fisico?

Inizi quindi a capire perché questa definizione di salute è un pò stretta?   

La nuova definizione di salute

Con il passare degli anni, parte di questi problemi è stata mitigata con l’introduzione del concetto di qualità della vita.

Detto terra terra, se una persona con una condizione cronica è serena e può svolgere tutte le attività che desidera, è considerata in salute.

La vecchia definizione, ormai obsoleta, viene sostituita nel 2011, con un nuovo concetto che descrive la salute come “la capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”.  

Questa nuova definizione crea degli importanti cambi di paradigma:

  • Ciascuno è il protagonista della propria salute: passiamo da un approccio passivo del paziente che subisce la terapia ad uno in cui è attivo, dove la domanda da farsi non è più “cosa devo prendere per star bene“, ma diventa”cosa devo fare per star bene“.
  • Concetto di salute fluido e adattabile: secondo questa definizione non esiste un livello di salute unico a cui aspirare, ma è un concetto che si adatta a seconda delle risorse interne ed esterne che una persona ha in un determinato momento.
  • Approccio positivo verso il futuro: è inutile negarlo, la maggiore aspettativa di vita porta con sé la paura che l’invecchiamento influenzi il nostro benessere futuro. Ma se sei il protagonista che affronta ogni sfida, è possibile preservare il benessere anche in condizioni di malattia o disabilità.

Per Concludere

Questa definizione mi entusiasma perché dà importanza alla capacità innata dell’uomo di adattarsi ai problemi e ad imparare a convivere con le difficoltà, inclusi i momenti difficili di malattia cronica e disabilità. 

Secondo questa visione sei tu che devi scegliere che cosa puoi fare per star bene, con il supporto dei professionisti che personalizzano il trattamento a seconda del tuo problema, ma che rispettano i tuoi bisogni e la tua libertà di autogestirti.

Spunti di riflessione

Avremo modo di approfondire in articoli futuri come questa definizione possa aiutarci ad aumentare o mantenere il proprio stato di benessere

Nel frattempo ti lascio con alcune domande per riflettere su quello che hai appena letto. Prendi un foglio o un quaderno o un documento vuoto del tuo pc e prova a rispondere alle domande che ti farò. Puoi usarle come spunto per crescere e per pensare a come utilizzare le informazioni che hai imparato. 

  • Che sfide stai attraversando a livello fisico, sociale o emotivo?
  • Che cosa stai facendo nel concreto per affrontare al meglio queste sfide?

Fonti

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