
L’artrosi è una delle malattie che mi capita di trattare più spesso. Non sarà la patologia più difficile o complicata da capire, ma è sicuramente una di quelle che danno più problemi ai miei pazienti, sia perché non hanno chiaro come funziona questa malattia, sia perché non sanno bene come comportarsi nelle fasi di dolore acuto.
Beh la conoscenza è potere, ed in questa serie di articoli ti spiegherò per bene cos’è l’artrosi, come funziona e soprattutto come comportarsi. In questo articolo ti esporrò le informazioni generali.
Definizione
L’artrosi è una malattia a carattere cronico che colpisce le articolazioni ed ha un evoluzione degenerativa, caratterizzata da modificazioni della cartilagine.
Il processo degenerativo inizia sempre dalla cartilagine, e si estende gradualmente a tutta l’articolazione, compreso l’osso. Infatti l’artrosi tende a peggiorare con il passare del tempo.
L’artrosi colpisce principalmente la mano, la schiena, l’anca, il ginocchio e piedi, ma sono presenti casi anche in altre articolazioni come spalla, temporomandibolare polso e caviglia.
L’artrosi si può distinguere in idiopatica, quando non ci sono traumi o malattie che possono essere correlati alla artrosi, oppure secondaria, quando invece ci sono delle cause note che portano alla formazione di questa malattia: troviamo ad esempio l’artrosi che si manifesta dopo un trauma, un’infezione, o anche dovuta ad altre malattie che coinvolgono le articolazioni come l’artrite, malattie endocrine o anche malattie congenite, come la displasia d’anca.
Caratteristiche principali
Informazioni generali sull’artrosi
L’artrosi è una fra le malattie croniche più frequenti che colpiscono la popolazione generale e una delle principali cause di disabilità nell’anziano. L’artrosi è vista come una malattia dell’anziano, ma possono esserci dei casi di artrosi anche dai 15 anni. In genere colpisce più frequentemente gli uomini rispetto alle donne fino ai 50 anni di età, dopodiché, con la menopausa, colpisce più le donne rispetto agli uomini. Nonostante l’artrosi diventi più frequente con l’avanzare dell’età, ad oggi rimane incerta la correlazione tra età, utilizzo dell’articolazione e degenerazione articolare. Infatti non è stato dimostrato che un utilizzo normale dell’articolazione durante la vita possa causare degenerazione articolare.
In Italia, secondo i dati ISTAT del 2021, l’artrosi è la seconda malattia più frequente nella popolazione generale (14,8%) mentre per gli over 75 la percentuale arriva al (50,3%), al primo posto troviamo l’ipertensione (18,8% e 56%).
A livello mondiale, secondo i dati del 2020 dell’Osteoarthritis Research Society International (OARSI), avere l’artrosi aumenta il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete ipertensione e addirittura la mortalità, questo avviene perché l’80% delle persone con questa patologia viene limitata nei movimenti e il 25% non può svolgere alcune attività normali di vita quotidiana.
Come funzione un’articolazione sana
Per capire l’artrosi, bisogna capire come funzionano le articolazioni sane, per questo ti darò una breve spiegazione.
Le articolazioni sono le strutture che collegano ossa diverse tra loro e permettono il movimento del corpo umano. La cartilagine è un tessuto elastico dotato di notevole resistenza alla pressione e alla trazione che si trova alle estremità delle ossa, per evitare che si sfreghino tra loro durante il movimento.
All’interno dell’articolazione, per ridurre ulteriormente l’attrito e per nutrire il tessuto cartilagineo è presente anche il liquido sinoviale. La cartilagine è infatti priva di vasi sangugni, linfatici e di nervi. Il movimento e il carico sposta il liquido sinoviale che permette alla cartilagine di assorbire il nutrimento di cui ha bisogno, come una spugna che si bagna e viene strizzata continuamente.
Le articolazioni normali presentano quindi uno scarso attrito con il movimento e non si usurano con l’utilizzo abituale o con la maggior parte dei traumi
Come funziona il processo artrosico
Nell’artrosi, in presenza di un danno tissutale, le cellule all’interno della cartilagine (i condrociti) tentano una riparazione, ma tentativi ripetuti causano una risposta infiammatoria che continua ad alimentarsi in un circolo vizioso, e porta a uno sbilanciamento dell’equilibrio dell’articolazione verso uno stato di degenerazione ed infiammazione.
La cartilagine si consuma man mano e l’osso rimane scoperto. Aumenta quindi l’attrito e il dolore e le prime difficoltà nei movimenti per via dello sfregamento di osso su osso. Con il passare del tempo anche altri tessuti articolari vengono influenzati dall’artrosi e se la condizione peggiora, insorgono gonfiore, rigidità e deformità ossee.
Conclusione
Spero di averti dato un’infarinatura semplice e comprensibile su come si può sviluppare l’artrosi. Nel prossimo articolo ti mostrerò quali sono i sintomi principali e i fattori che aumentano o diminuiscono il rischio di sviluppare l’artrosi. Nel prossimo articolo ti spiegherò quali sono i sintomi e come prevenire l’artrosi.
punti principali
- L’artrosi è una malattia cronica, dovuta dalla degenerazione della cartilagine articolare
- Le articolazioni normali non si usurano con l’utilizzo abituale o con la maggior parte dei traumi
- L’artrosi non è un processo naturale dell’invecchiamento.
Che cosa puoi fare
Per evitare l’usura della cartilagine puoi agire sul tuo peso corporeo, cercando di portarlo a livelli normali in caso sia eccessivo. Cerca di evitare traumi ripetuti e posizioni scorrette che caricano eccessivamente alcune articolazioni. Ma soprattutto non avere uno stile di vita sedentario, cerca di creare un’abitudine all’ esercizio fisico e anzi se possibile trova uno sport che ti appassioni. Infatti una sana attività fisica o sportiva contribuisce ad evitare tutti i fattori di rischio perché aiuta a rinforzare la muscolatura, a controllare il peso corporeo e a mantenere la corretta funzionalità articolare. In generale, citando l’Osteoarthritis Research Society International (OARSI): TUTTI hanno bisogno di avere uno stile di vita attivo, fare esercizi e tenere sotto controllo il proprio peso, ALCUNI possono trarre beneficio da un trattamento farmacologico e POCHI necessitano di trattamento chirurgico.
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Fonti
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- Geyer M, Schönfeld C. Novel Insights into the Pathogenesis of Osteoarthritis. Curr Rheumatol Rev. 2018
- tabelle dati istat: tabella sullo stato di salute diviso per età
- Ricerca dell’ Osteoarthritis Research Society International (OARSI)
- infografica OARSI